Ho ricevuto in questi giorni queste foto di un episodio che avevo quasi rimosso: ho vinto il 26° premio di una rassegna di dolci! In Austria!
E non eravamo 27 concorrenti, come hanno prontamente insinuato i miei affezionati famigliari, ma ben 52.
Quindi, per una come me, che non fa mai dolci se non a Pasqua e a Natale, è un risultato eccezionale.
E' successo che durante una Festa a Valbruna di qualche anno fa avevo collaborato con la signora che si vede vicino a me nella quinta foto. Poi eravamo rimaste in contatto, avevamo chiaccherato qualche volta davanti a un caffè.
Lei si chiama Renate Bohrisch e, assieme a Manfred Waldhauser, si occupa di manifestazioni e collabora con il Comune di Ferlach, in Carinzia.
La scorsa estate mi ha chiesto se conoscevo qualcuno che avrebbe potuto partecipare alla manifestazione sul Reindling ( che da loro si chiama Pohaca e da noi Schartl) che il suo Comune stava organizzando. Si trattava di portare un dolce la cui ricetta è più o meno simile, ma che nelle tre regioni contermini viene prodotto con varianti interessanti.
Certo che conoscevo più di qualche brava signora che fa dei Reindling stupendi, volentieri le avrei indicato dove trovarle!
Poi, per una serie di circostanze nessuna delle signore contattate ha potuto partecipare e quindi, ha concluso la signora Renate," Me ne fa uno lei e ce lo fa avere, mi sembra facile!" .
A lei sembrava molto facile, a me sembrava molto meno facile : competere non mi è mai piaciuto, sapendo poi di fare magre figure ancora meno. E in agosto io ho veramente molto altro da fare.
Il sabato precedente la manifestazione è passata a prendere il mio Schartl e domenica la giuria l'ha giudicato.
Non pensavo di andare a Ferlach, qui c'era la sagra del paese e nel pomeriggio avrei preferito rimanere qui. Invece il sindaco Ingo Appe mi chiama al cellulare e mi dice che mi ringrazia per la collaborazione e che avrebbe avuto piacere di consegnarmi un presente da parte del loro Comune. Non è educato mancare a questi appuntamenti e quindi, senza neanche cambiarmi, ho lasciato un tendone pieno di gente, a Camporosso dove stavo lavorando, per andare, a un'ora d'auto di distanza, in un tendone pieno di gente a Ferlach, a veder lavorare altra gente in costume.
Mi ha toccato vedere il mio Schartl nella fila dell'esposizione dei 52 dolci: tutti così diversi, eppure con una radice simile, che risale ad altri tempi.
Non dico che ne andavo orgogliosa, ma mi sembrava che la sua figura la facesse anche lui, nonostante l'avessi visto così"spelacchiato" prima della partenza.
E ieri via mail, ho ricevuto le foto qui sopra: il mio diplomino, lo Schartl prima della cottura, le vincitrici della competizione con il Sindaco ( tra parentesi sono tutt'e due slovene), uno dei banchi di esposizione con alcuni dolci e poi io con la signora Renate e il sindaco Ingo. Il presente è quello stampo in ceramica per dolci che tengo in mano, con lo stemma del Comune di Ferlach, proprio bello.
Devo dire che mi sono divertita.
Il diplomino non l'ho appeso, chi lo vede ride e non posso spiegare a tutti che non eravamo in 27, ma in 52.
E poi , se lo vedessero quelle signore che non hanno voluto partecipare e che fanno dei dolci fantastici, forse susciterei anche dell'invidia. Meglio di no, non sarebbe proprio il caso :-)