Dopo la bufera delle feste pian piano tornano i miei clienti abituali. Da metà dicembre ai primi di gennaio non si muovono, stanno ben chiusi a casa e lasciano il posto sulle strade per i turisti. Quando tutto si calma e la gente torna a lavorare, allora ricompaiono.
Oggi è arrivato un signore austriaco con cappello e cappotto grigio, accompagnato da una signora non più giovane che lo chiama nonno. Potrebbe essere la nuora, è lei che guida l'automobile.
Hanno acquistato un cartone del vino da tavola e poi lui aveva voglia di provare qualcosa di nuovo, magari di dolce. Si guardava in giro come un bambino in un negozio di giocattoli. Gli ho fatto assaggiare il liquore di cioccolato alla menta, è come un'After Eight liquido e si è leccato i baffi. Ne ha presa una bottiglia: "Sa, la sera, davanti alla televisione, qualcosa ci vuole... i biscotti sono difficili da digerire alla mia età".
Ha voluto portare fuori il cartone da solo, l'ho lasciato andare anche perchè sono ben raffreddata. Fuori il parcheggio è scivoloso, c'è ghiaccio vivo, ma lui è partito imperterrito come un soldato fino al cofano. La signora mi ha detto prima di uscire "Sa quanti anni ha? 91. Non può più guidare e io lo accompagno dove vuole". Abitano sul Presseggersee, un lago a una trentina di chilometri da qui e una volta al mese lei porta il nonno a Tarvisio, a comprare il vino e a mangiare un bel piatto di spaghetti. Il nonno non chiede altro, per lui è come andare a Gardaland.
O Ídolo
6 anni fa
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