giovedì 28 aprile 2011

Chicca

Ieri abbiamo accompagnato Chicca nel suo ultimo viaggio. E' stata la prima  volta che la nostra Banda ha suonato senza il suo tamburo. Nell'ultima fila, quella delle percussioni c'era un posto vuoto.

Non è stato facile suonare, ieri, per i nostri ragazzi. Sono tornati da Trieste, Udine, Venezia dove sono a studiare per stare vicini a Gabri, a Matteo, a Fabiano e a quella grande famiglia.
Ecco lassù la Chicca sorridente, con gli occhiali da sole, dietro ai suoi ragazzi, e sotto vicino a Maria, Tutt'e due concentratissime sulle percussioni.
Ci mancherai un sacco.

sabato 23 aprile 2011

Parole






Apro Facebook  molto di rado. Un po' perchè non ho tempo, un po' perchè ci sono tutti i miei figli e non mi piace entrare nella loro privacy. Oggi mi è capitata questa segnalazione, tramite la dolcissima Amy Tonazzi che sta in Colorado. Ecco qui, è proprio piacevole:


http://www.youtube.com/watch?v=Hzgzim5m7oU&feature=player_embedded

Buona Pasqua!
Benvenuta

venerdì 1 aprile 2011

Pim Pam

Paolo è entrato nel bar intorno a mezzogiorno. Di solito   quando passa di qua e si ferma a trovarci è solo, oggi è accompagnato da altri tre distinti signori, più o meno della sua età.

"Ci fermiamo per uno spuntino, sono con tre amici. Abbiamo fatto un giro qui attorno perchè Robi ha fatto il militare in queste zone e aveva piacere di rivederle..".

Apparecchio velocemente, il treno che riporterà a casa l'ospite parte da Udine alle 14.00, non abbiamo molto tempo.
Gino stappa una bottiglia di Cabernet Sauvignon del 2002.  Questo vino avrebbe bisogno di respirare un po', ma lui dice che è "indimenticabile" anche bevuto così al volo. Quando un amico ti fa conoscere i suoi amici vale la pena di celebrare con un vino che Gino ha identificato tra gli "indimenticabili".

Mi siedo un po' a chiaccherare tra un cliente e l'altro, mentre loro mangiano facendo molto onore a ogni cosa.
"Robi ha tenuto una conferenza ieri sera a Udine". Conferenza? Robi? Ma certo, mi si spalanca una finestra mentale: è Robi Ronza, è trent'anni che lo leggo, me lo immaginavo più giovane e glielo dico pure. "E' dai tempi dell'Università che seguo quello che scrivi".
E' veramente come l'immaginavo, concreto e allegramente ironico.
Il tempo passa velocemente. Dopo una fettina di torta e un caffè, bisogna salutarsi.

Sul suo sito scopro che, a tempo perso, ha scritto una delle canzoni che hanno accompagnato la mia storia e poi anche quella dei miei figli, nelle serate davanti ai falò.
Ecco il link
http://www.abm-73.com/storage/rr/player_mp3_mini.html

E' cantata dai Mnogaja Leta, un gruppo di suoi amici www.mnogajaleta.it .
Bello conoscere gli amici degli amici, si scopre bella gente. Grazie Paolo, è stato un grande piacere.