martedì 22 dicembre 2009


Giornate piene, queste, e piene di imprevisti. Il ricovero di mio padre in ospedale, il doblò che ha definitivamente terminato nove anni di onorato servizio lasciandomi a piedi, il pc che è spirato in silenzio, sostituito sabato da uno nuovo ( no, il telefono sta benone, non dà segni di sconforto), successiva operazione di reinsatallo di tutti programmi, pregando di ritrovare integra tutta la contabilità, insomma giornate piene di rotture.

Tenuto conto che in questi giorni bisogna restare tranquilli perchè c'è lavoro e se non sei tranquillo rischi di confondere ordini e spedizioni e di non recapitare ogni cosa per Natale. Quindi respiri profondi e sguardi al cielo per cercare di non far entrare dentro l'agitazione , ma lasciare che scivoli sulla pelle senza bruciare.

Poi Veronica che dovrebbe arrivare con suo marito dall'Andalusia e l'aereoporto di Madrid è chiuso, chissà se riuscirà a partire per trascorrere il Natale con noi.

Poi mi avvisano che una consegna postale importante non è stata recapitata, è un grosso problema: bisogna portare il pacco a mano, ma il posto è oltre Klagenfurt e con queste strade non è semplice; il destinatario abita in un castello in mezzo al bosco, ha un nome nobile mezzo italiano, per chi lo ha commissionato è di vitale importanza che questo regalo arrivi prima della Vigilia. Mio marito, il mio angelo salvatore, è partito con le ragazze per la consegna, l'hanno presa come una gita, per l'occasione volevano presentarsi con il berretto rosso di Babbo Natale.


E ora che fuori è buio e tutto si è calmato si apre la porta ed entra la signora Mitzi, la mia vicina, entra con bastone ed ombrello ( fuori è molto viscido, bisogna essere ben organizzati!).

Bastone tecnico con pomello in sughero , ombrello elegante, cappellino di feltro verde e zainetto scuro sulla schiena. Lo usa al posto della borsa e dice che non può proprio rinunciarvi, è così comodo e ti lascia le mani libere. Ha un'età indefinita tra i settanta e gli ottant'anni,.
Immediatamente le si appannano gli occhiali, li deve togliere per pulirli. Resta un'attimo in isolamento, li rimette sul naso, poi si sfila lo zaino , lo apre e estrae un sacchetto trasparente di biscottini, legato con un cordino dorato.

Un sacchetto grande, c'è tanto lavoro per riempire di biscottini così piccoli quel grande sacchetto. Ore di impasto, di forno, di decorazione. I biscottini sono tutti diversi: Kipfel alle mandorle, lebkuchen, truffel, linzer, poi alberelli e stelline, cervi e renne di pasta bianca, tutti decorati. Lo appoggia con cautela, è roba fragile.
"Sono pochi, per una famiglia grande come la vostra" .
"Sono tanti, con tutto il lavoro e la pazienza che ci ha messo per prepararli".

Mi dice di salutare mio padre, si siedono accanto a Messa. Anche lei ha operato un'anca anni fa, gliel'hanno messa troppo grande, ma con il bastone si combina. Mi dice di rassicurarlo, che non si sente dolore. "Non tanto, gli dica, non tanto".

L'accompagno fuori un pezzettino, il piazzale è in discesa, ma lei è più spedita di me, che giro senza ombrello e senza bastone.

3 commenti:

Trekker ha detto...

Mi spiace per tuo padre, sinceramente.
Comunque faccio a te e alla tua famiglia i miei più sinceri auguri per un sereno Natale.

benvenuta ha detto...

Ciao, Trekker!
Grazie da tutti noi, il Natale è stato sereno: ci siamo ritrovati tutti e il nonno è stato dimesso all'ultimo momento, per rientrare il 28. Dopo un'operazione di sostituzione dell'anca fatta a settembre, ora è sopraggiunta un'infezione e deve togliere il pezzo e sostituirlo...sarà una cosa lunga e dolorosa, tenuto conto anche dell'età. La compagnia ieri è riuscita a tirarlo su di morale e adesso è un po' meno depresso e un po' più disposto a fare progetti.
Spero che anche tu abbia avuto modo di caricare le batterie di serenità...

Trekker ha detto...

Veramente no ma è una storia lunga. Sono contento per il tuo natale. A presto!