venerdì 7 agosto 2009

Care Signore/ Laura Pio




Arrivando al primo lago di Fusine si incontra questo albergo, questo è il suo link http://www.albergo-edelweiss.com/

La signora che da sempre lo gestisce è Laura Pio, nella foto lì sopra. Ha l'età di mio padre e l'idea di farsi fare un sito dell'albergo è sua, questo già spiega molte cose.
Qui di seguito la sua biografia tratta da "Care Signore...storie normali di persone speciali".


La sua storia

E’ nata a Fusine in Valromana
il 6 febbraio 1933. Mamma austriaca , nonna slovena e bisnonna ungherese, questa
in poche parole la sua storia personale che fa di lei una donna aperta,
straordinariamente giovane dentro, immersa completamente nel melange
mitteleuropeo. Appartiene alla Valcanale: esclusa una breve parentesi a San Donà
di Piave, la sua vita si è sempre svolta qui, sul primo lago di Fusine, in tutte
le stagioni dell’anno. Si sposta raramente, pochi qui in valle la conoscono, il
suo lavoro la assorbe e la appaga totalmente.

Il suo percorso lavorativo
Nel suo lavoro c’è una forte presenza al femminile: il
bisnonno infermo , il nonno che è mancato molto presto lasciando la nonna
vedova, il marito lontano, questi uomini “assenti” hanno fatto sì che la sua sia
un’azienda al 100% femminile.
Conduce l’albergo con imprenditorialità giovane: passione ed attaccamento al suo lavoro, questo è il concentrato di Laura, la sua è proprio una vocazione. Segue ogni
dettaglio, non trascura niente. Dal giovedì ha le previsioni del tempo per il fine settimana, se pioverà non ci sarà nessuno, se sarà bel tempo bisogna essere organizzatissimi.
Privilegia il dialogo “non è importante solo che quello che offri sia buono e
sia presentato bene, è altrettanto importante poter trasmettere qualcosa ed
anche ricevere consigli e suggerimenti da chi è tuo ospite”. Da tutto ciò ricava
ogni giorno grandi soddisfazioni: ormai è arrivata alla terza generazione di
ospiti, clienti che ha visto crescere, sposarsi e ritornare con i figli. Per lei
è un po’ una droga, non potrebbe rinunciare a questo dialogo continuo.

Una passione

Il grande amore per l’ambiente in cui vive e che non può mai godere appieno. Prima di tutto le 20 anatre che l’hanno adottata, a cui ogni mattina porta il pane: lei parla,
loro ascoltano. Se non arriva, aspettano immobili sull’acqua.
E poi il suo lago, il protagonista del quadro della sua vita. Dalle finestre della
sua casa sembra di essere immersi nell’acqua, se ti affacci, oltre la cornice
dei gerani rigogliosi vedi solo acqua e bosco, un blu e un verde che sembrano
ritoccati da un fotografo.
Laura soffre nel vedere che il lago un po’ muore, “andrebbe dragato, risente
della mancanza d’ossigeno, me ne accorgo io che sono sempre qui”. Le resta
forse un po’ il rimpianto di non aver avuto mai il tempo di “godere” dei
sentieri, del bosco, perché è stata sempre troppo presa dal suo lavoro.”
Purtroppo è così, questo lavoro ti prende e prosciuga tutte le tue energie,
mentali e fisiche, ti dà e ti prende tutto, e ne sei anche contenta.
Non resta tempo per te, ma non te ne accorgi neppure”.

Un pensiero

“E’ faticoso vivere quassù, è tutto più complicato, la neve e il
ghiaccio, il freddo, a volte ti senti sola, ma non andrei mai via da qui, è la mia vita.”


Un rimpianto

“Peccato non aver potuto continuare la tradizione dell’immersione nel lago dell’albero di Natale illuminato , era un’usanza austriaca molto bella da far rivivere assieme…. i sommozzatori, la gente, c’era una bella atmosfera…”


Un desiderio

Vedere nel futuro quella casa calda e viva, vedere i “suoi” clienti seduti al sole, sereni, a godersi la natura, un progetto che vede protagonista la prossima donna della saga del lago: Mara, sua nipote.









3 commenti:

Trekker ha detto...

Mi sono fermato alcune volte a pranzo in quel locale e ne sono rimasto sempre soddisfatto. Mi sento di consigliarlo.
Un caro saluto.

Veronica ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
benvenuta ha detto...

E' un posto che ho scoperto da poco anch'io.. ne parlerò ancora.