sabato 5 settembre 2009

Quando arriva la pioggia di fine estate


Ieri qui sembrava il finimondo. Il rio Lussari che scorre a 4 metri da dove scrivo era impressionante: l'acqua scendeva a una velocità vertiginosa, a mezzo metro dall'argine, trascinando sassi e legna con un rumore assordante. A Valbruna in mezzo al paese scorreva un fiume di ghiaia e fango.

Il ricordo dell'alluvione del 2003 è tornato vivo.



Oggi c'è il sole, tutto è tranquillo e a Valbruna si lavora a pulire. Il sentiero del Pellegrino in molti punti è franato e non è più percorribile.
Tutto sommato è andata bene, le opere di salvaguardia che hanno costruito in questi anni hanno fatto il loro dovere, anche se contro la forza della natura spesso si può fare poco se non pregare.

E' passata anche questa. Giuditta e Maria per la prima volta hanno scoperto in prima persona l'ostilità e la violenza della Natura.
Fa parte del bagaglio che uno si porta dentro quando cresce qui e che serve quando si progetta qualcosa: è in queste occasioni che capisci che se in un luogo non si è mai costruito alcunchè i motivi ci sono e sono atavici, è perchè la Natura lì la fa da padrona, ed è meglio non mettersi in mezzo.

Un appaluso ai volontari della Protezione civile che per tutta la notte hanno vegliato e lavorato per tutti: quando c'è da preoccuparsi sono loro che non ti fanno sentire solo.

4 commenti:

Trekker ha detto...

Permettimi un'osservazione Benvenuta: la natura non è ostile... siamo noi che non siamo in sintonia con le sue energie.
Per quanto riguarda Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Forze dell'Ordine... beh, il ringraziamento è il minimo. BRAVI RAGAZZI!!

benvenuta ha detto...

Sono d'accordo che la Natura non è ostile, la natura è la natura...
E' che quando il rio d'acqua che hai dietro casa, dove hai giocato da piccola e messo le angurie al fresco anche l'altra settimana, lo stesso ruscelletto sembra ruggirti contro e trascina con sè sassi e anche il corpo di una donna che ha avuto la sventura di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, ti prende la paura di quello che hai attorno, come con il terremoto, che improvvisamente hai paura del tuo nido.. e scopri la tua pochezza e quanto sei frgaile e quanto forte è la natura. Che va rispettata, ma anche temuta.

Paolo B. ha detto...

Sono rimasto qualche giorno senza ascoltare notiziari e leggere giornali. Oggi apro il sito del Gazzettino e scopro che ci sono stati danni in Valcanale.
Che faccio? Corro a leggere il tuo blog ed ecco la conferma.
Conosco bene cosa significa ascoltare un fiume che trascina giù tutto: ero in Valtellina quando ci fu la frana, tanti anni fa, bloccato in un paesino con l'Adda che faceva veramente paura.

benvenuta ha detto...

Ciao Paolo,
qui non è andata male, a Valbruna invece hanno subito un sacco di danni.
Il Vabruna Inn è stato riempito dal fiume che ha trovato un nuovo corso lungo la via principale e l'acqua è salita dai garage fino al bar, al ristorante e alla biblioteca, con fango e sassi. Una gran tristezza e molto lavoro per rimettere in ordine le cose prima che inizi la stagione invernale.