Salvador Gutierrèz Galvàn, il giovanotto andaluso che ha in progetto di sposare mia figlia Veronica, ha capito che la suocera va conquistata. In realtà c’è poco da conquistare, è un ragazzo simpatico e maturo, una persona seria. Del resto Veronica ha sempre dimostrato buon gusto. Credo che Salvador si senta un po’ in colpa per il fatto di cercare di portarla così lontano da noi. Non sa che Veronica in ogni caso non sarebbe rimasta qui, lei è sempre stata una cittadina del mondo: è evidente che una che vive in montagna e non vuole imparare a sciare, ha già deciso quale sarà il suo futuro, sarà al caldo.
Salvador, Salva per gli amici, sicuro di fare cosa gradita, mi ha portato due assaggi di botte di uno Jerez vecchio di trent’anni. Lui vive a Jerez e quindi credo mi abbia portato uno dei prodotti più esclusivi che si possano trovare. Sono due bottiglie piccole e scure, assomigliano a quelle della birra che si vedevano in giro una volta, sono senza etichetta ed hanno la ceralacca e uno spaghetto di chiusura. Un suo amico ha ereditato dal nonno molte botti e vorrebbe iniziare a commercializzarle. Vorrebbe da me anche un parere. Una l’abbiamo stappata ieri sera, avevo invitato alcuni amici a cena, gente che sa apprezzare la particolarità di un vino maderizzato e che avrebbe dato sicuramente un giudizio esperto. Ho stappato il Pedro Ximenez Spinola a fine cena .
Appena versato ha un netto profumo di mela cotogna e fiori maturi, sembrano rose o anche magnolie, poi si sente un delicato sentore di marroni; in bocca sa d’uva passa, quella morbida e succosa, ma non è per niente caramelloso, non impasta ed ha una freschezza elegante. E' più fresco di quello che ti saresti aspettato. E' una bella sorpresa quell'eleganza contrapposta a profumi maturi.
Un vino da meditazione ed infatti alla fine abbiamo meditato sui massimi sistemi, sul futuro che ci aspetta e sull’educazione da impartire ai nostri figli.
Cose non semplici, ma lo Jerez aiuta, anche solo una bottiglietta da 375 ml divisa in sei.
Salvador, Salva per gli amici, sicuro di fare cosa gradita, mi ha portato due assaggi di botte di uno Jerez vecchio di trent’anni. Lui vive a Jerez e quindi credo mi abbia portato uno dei prodotti più esclusivi che si possano trovare. Sono due bottiglie piccole e scure, assomigliano a quelle della birra che si vedevano in giro una volta, sono senza etichetta ed hanno la ceralacca e uno spaghetto di chiusura. Un suo amico ha ereditato dal nonno molte botti e vorrebbe iniziare a commercializzarle. Vorrebbe da me anche un parere. Una l’abbiamo stappata ieri sera, avevo invitato alcuni amici a cena, gente che sa apprezzare la particolarità di un vino maderizzato e che avrebbe dato sicuramente un giudizio esperto. Ho stappato il Pedro Ximenez Spinola a fine cena .
Appena versato ha un netto profumo di mela cotogna e fiori maturi, sembrano rose o anche magnolie, poi si sente un delicato sentore di marroni; in bocca sa d’uva passa, quella morbida e succosa, ma non è per niente caramelloso, non impasta ed ha una freschezza elegante. E' più fresco di quello che ti saresti aspettato. E' una bella sorpresa quell'eleganza contrapposta a profumi maturi.
Un vino da meditazione ed infatti alla fine abbiamo meditato sui massimi sistemi, sul futuro che ci aspetta e sull’educazione da impartire ai nostri figli.
Cose non semplici, ma lo Jerez aiuta, anche solo una bottiglietta da 375 ml divisa in sei.
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