venerdì 3 luglio 2009

Strudel





Fra i miei clienti c'è il proprietario di un albergo sul Faaker See. Lo vedo poco, quasi sempre manda un dipendente a ritirare la merce, ci vedremo forse due volte l'anno.
La scorsa settimana mi ha mandato una locandina per un'offerta che fa a fine agosto, chiedendomi di esporla al pubblico. L'ho fatto ben volentieri, la locandina è carina.
Poi leggendo il testo ho pensato di scrivergli una mail con il testo corretto, perchè il suo italiano è coloritamente rustico. In particolare, dove scrive "PRENOTAZIONI SARANNO INVITATI", intendendo "E'gradita la prenotazione", risulta davvero un po' troppo ostrogoto.
Nel messaggio mail mi sono complimentata per la bella promozione che ha pensato e poi ho aggiunto che, nel caso in futuro ne avesse fatta un'altra, il testo più corretto era quello che gli inviavo in allegato.
Mi ha risposto subito ringraziandomi, ha aggiunto: " E' evidente che so cucinare meglio di quanto sappia l'italiano!"
Ho risposto: "Sempre meglio di come sono io, che so sufficientemente l'italiano, ma praticamente niente di cucina!"
Finita lì. Oggi è arrivato un mega strudel, come quello in foto.
Credo che questo tipo di promozione sia ancora più efficace delle locandine in ostrogoto, farò con piacere la pubblicità per quell'ottimo dolce.
Posso testimoniare che Hermann Scheiber non sa l'italiano ma è un ottimo pasticcere.
Nella seconda foto la locandina originale.







2 commenti:

Trekker ha detto...

Conosco qualcuno (italiano) che aspirerebbe a conoscere la lingua di Dante come la conosce il tuo amico albergatore.
Ah... una domanda. Dove si tengono i corsi di Ostrogoto? In giro ho trovato solo quelli per il Visigoto.
Buon fine settimana!

benvenuta ha detto...

...quasi quasi ci scrivo un post, è un problema!
buona domenica anche a te :-)