Cosa si può immaginare di più coinvolgente di Paolo Conte che canta con questo paesaggio alle spalle?
Mio marito mi ha fatto un regalo che non ha prezzo: nonostante l'impegno con la Festa a Valbruna e l'enoteca aperta e la mia conseguente naturale ritrosia ad aderire a questo colpo di vita, ha insistito con tenacia perchè partecipassimo al concerto di Paolo Conte e ci prendessimo questa mini vacanza. E aveva ragione, ne è valsa veramente la pena. Grandi professionisti e musica di livello altissimo. E dietro il gruppo del Mangart a fare da scenografia, con un tramonto di settecento colori.
Duemilaecinquecento persone in silenzio e il fruscio del vento tra le foglie e sull'acqua.
Tra il pubblico ho salutato tantissimi clienti austriaci, anche molto più giovani di noi: uno di loro è stato a sentire questo concerto venerdì a Venezia :"E' stato davvero molto bello, maestoso, c'erano anche i solisti dell'orchestra del Teatro La Fenice. Qui sul lago, invece, c'è un'altro tipo di maestà: la Natura che è in ascolto e interviene, bellissimo."
2 commenti:
Ciao Benvenuta.
Ho purtroppo perso il concerto in quanto sono appena tornato dall'Alto Adige.
Tornerò presto a leggerti.
Un caro saluto.
Bentornato!
Domenica prossima c'è un concero di Vinicio Capossela sull'altopiano del Montasio ...
è un'altra espeienza per "sentire" un bel tramonto :-))
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