All'alba la temperatura era aggressiva. La camminata di stamane, assieme al cane di mia sorella che in questo periodo è nostro gradito ospite, è finita in una rigidità di arti e di estremità, che c'è voluta una bella doccia calda per potersi muovere nuovamente con un minimo di armonia.
Ho cambiato percorso, il tragitto che facevo prima è per un lungo tratto al buio, le giornate sono scure fino alle 7 ed ora scelgo un percorso ben illuminato dalla luce pubblica.
Si passa davanti ad un parcheggio, le auto sono infilate con il muso in avanti, camminando vedo tutte le parti posteriori. Su molte auto c'è quell'adesivo lì in alto, bello grande. Attenzione, bimbo a bordo.
Mi sono sempre chiesta: perchè uno decide di attaccare quel triangolo sul retro? Deve essere sicuramente una decisione ponderata...
Credo ci possano essere vari motivi, primo fra tutti l'orgoglio.
Certo, l'orgoglio narcisista di esibire un discendente e farlo sapere a tutti quelli che ti viaggiano dietro. Di far sapere che si è usato l'apparato riproduttivo, non solo "tanto per", ma per la nobile conquista della continuazione della specie.
A tutto beneficio di chi legge quell'adesivo: non preoccupiamoci, ci sarà qualcuno che lavorerà per pagare le nsotre pensioni!
A tutto discapito di chi un discendente non ce l'ha, perchè non può averlo o forse perchè non trova un rappresentante del sesso opposto che condivida il suo obiettivo, chissà forse perchè si tratta di soggetto"diversamente bello".
No, non può essere questo il reale motivo che spinge tanti giovani genitori entusiasti a incollare sul lunotto posteriore quella targhetta di paternità/maternità. Troppo arido e pessimista.
Non sarà che avere un bambino a bordo induce a guida pericolosa? E che bisogna segnalarlo a tutto il mondo? Forse che se il bimbo si addormenta è necessario viaggiare a 30km/h per tutto il tragitto... o forse se il bimbo è inquieto bisogna fare attenzione che l'autista non stia guidando con una mano sul volante e l'altra che tenta di infilare succhiotti nelle orecchie a lattanti ululanti...
Boh! per me resterà un mistero, magari se qualcuno mi spiega quale impulso c'è dietro quel gesto...
Forse è solo il fatto che l'adesivo te lo regalano con pappine e seggiolini, perchè buttarlo?
Io sto girando da tre mesi con una gran P sul vetro posteriore del Doblò. Grossa P che resterà lì ancora per un mesetto almeno: l'istruttore della scuola guida purtroppo è ammalato e non si faranno esami in Valcanale finchè non starà un po' meglio. Quindi questa P invadente. che ti ostruisce mezza vista quando parcheggi, me la porterò dietro ancora per un po'.
Questi sono adesivi interessanti, degni di attenzione: se ne vedi uno su un'auto dove c'è una persona sola, pensa che quell'autista ha a che fare giornalmente con uno ( o più) adolescenti, ed è una persona che merita rispetto e solidarietà.
Se invece vedi un'auto con quell'adesivo e ci vedi dentro due persone, di cui una giovane alla guida, STAI ALLA LARGA.
Significa che la persona alla guida è pericolosa, significa che devi mantenere la giusta distanza di sicurezza, che nelle partenze in salita se tu sei dietro devi mantenere un'abbondante distanza di sicurezza, significa che non devi sorpassare sfiorando quell'auto, che se quell'auto ce l'hai davanti su una rotonda devi viaggiare ad una velocità tale da poterti arrestare per lasciare che possa agevolmente districarsi nel groviglio delle uscite. Altrimenti perchè quella P sarebbe così grande?
Il nuovo codice stradale prevede che l'accompagnatore di un principiante non abbia superato i sessant'anni, abbia la patente da più di dieci anni, sia titolare di una patente italiana.
Nel mio gruppo familiare con queste caratteristiche ci sono solo io, quindi Maria, il mio Doblò con la P, ed io siamo spesso in giro. Mi raccomando.
P.s. Nella seconda foto in alto c'è l'adesivo che ho sulla mia auto, me l'hanno regalato i miei quando siamo andati a Vienna, sta bene con l'arancione del Doblò. Tradotto vuol dire: non correre più velocemente di quanto il tuo angelo custode possa volare. Vado piano.
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